1° Maggio: giornata di lotta !
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É fondamentale manifestare il 1° maggio perché è la ricorrenza delle rivendicazioni di tutti i lavoratori del mondo con cui ci dobbiamo sentire solidali e compatti, unici e fratelli.
L’idea di fare del Primo maggio una giornata di rivendicazione partì dagli Usa.
A Chicago i lavoratori organizzarono un immenso sciopero che ebbe luogo il Primo maggio del 1886 e si prolungò fino al 4 maggio.
Successivamente, già nel 1905, anche nei paesi europei si organizzarono per il Primo maggio scioperi e cortei per rivendicare diritti e lottare contro le pessime condizioni di vita, abbattere le dittature e fermare tutte le guerre, le aggressioni e lo sfruttamento.
Il Primo maggio ha acquistato, così, il valore di simbolo della lotta di classe. Ecco perché le borghesie, i ricchi ed i padroni tentano di soffocarlo. Ed oggi bisogna dire che, con la complicità dei politici e delle dirigenze sindacali, vi stanno riuscendo tramutando il Primo maggio da giornata di lotta a giorno di festa borghese al pari di una ricorrenza religiosa o statale istituzionale.
Non abbiamo nulla da festeggiare il 25 Aprile che è la festa della guerra dei padroni. Il Primo maggio è la giornata dei lavoratori che lottano per un’altra società, opposta al capitalismo e che non presenta tutti i problemi attuali. Ritornare in piazza il Primo maggio a manifestare e protestare significa riappropriarsi di un simbolo nel mondo.
Allora passiamo alla pratica, costituiamo comitati di lotta in ogni paese e città ed organizziamo iniziative il Primo Maggio.
Salento: Che fare ? (2014)